“È proprio il caso di dire che la Società chiamata a gestire il Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) in provincia di Ragusa, almeno a Modica, fa acqua sotto diversi aspetti”.
E’ quanto afferma l’ex-consigliere comunale Nino Cerruto, in merito alla situazione legata alle bollette inviate da Iblea Acque.
“A tanti cittadini – sottolinea Cerruto – sono arrivate fatture più che sovrastimate perché non hanno effettuato la lettura reale dei contatori e perché in diversi casi non hanno tenuto conto dello storico dei consumi.
Altro elemento di criticità sono i giorni e gli orari di apertura degli uffici al pubblico, del tutto inadeguati al fabbisogno reale dell’utenza. A Modica, dove gli uffici sono aperti sei ore a settimana, si arriva al paradosso che recandosi negli orari di apertura non fanno nemmeno entrare o non viene consegnato il numero per il ricevimento, perché ci sono liste d’attesa che non riescono a smaltire entro l’orario di chiusura.
Per non parlare poi della infelice scelta dei locali degli uffici ubicati in via della Costituzione (ex ss.115); si pensi alle persone anziane sprovviste di mezzi propri di spostamento che da Modica Alta devono raggiungere il centro commerciale per poi magari sentirsi dire che non possono essere ricevuti data l’alta affluenza di pubblico.
Se a tutto ciò si aggiunge il fatto che non trovano riscontro le mail e le pec trasmesse, si palesa l’impossibilità tecnica e concettuale di comunicare con codesta società.
Se questo è il biglietto di presentazione del nuovo gestore c’è veramente da preoccuparsi per la gestione di un servizio (?) così delicato, anche alla luce di un futuro non proprio roseo
a causa delle carenze idriche.
Ancora una volta i cittadini pagano, in termini di inefficienza ed a tratti di aumento dei costi, le scelte politiche di privatizzazione o di gestione con modelli tipicamente aziendali di servizi pubblici essenziali come quello dell’acqua.
Chiediamo al Sindaco, all’Amministrazione ed all’intero Consiglio Comunale, visto che il comune di Modica è socio di questa Iblea Acque SpA e quindi corresponsabile delle disfunzioni, di farsi carico di questa incresciosa situazione e di porre in essere tutta una serie di atti volti a garantire un servizio idrico efficiente e, possibilmente, delocalizzato”.
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