Che fine ha fatto la politica di una volta dove ci si candidava spinti da doveri, da valori e progetti da motivare in consiglio comunale? Adesso se le cose vanno male, se i “patti” non sono rispettati se gli accordi non portano acqua al proprio mulino ecco che ci si dimette in massa e chi se ne frega di quello che sarà. Una democrazia che a Giarratana potrebbe diventare monarchia con un sindaco che diventa, dal giorno alla notte, sovrano del regno. Ed è lo stesso neo Re, Bartolo Giaquinta, adesso ad essere sbigottito di quanto accaduto. Che cosa accadrà a Giarratana senza un’opposizione? questo lo sapremo solamente con il passare del tempo visto che avvenimenti simili non si sono mai registrati. E poi guai a chi si lamenterà!
Ecco la sua nota su Facebook:
“Senza parole. Con le dimissioni in data odierna dell’ultimo candidato della lista #GIARRATANA2.2 si completano le dimissioni di tutti i 12 candidati della lista, comprese quelle del candidato a sindaco. Tutti i candidati dopo essere stati sonoramente bocciati dai cittadini (INSIEME PER GIARRATANA 63% #GIARRATANA2.2 37%) non hanno trovato di meglio che fuggire dalle loro responsabilità rinunciando al ruolo di consiglieri di opposizione. Tradiscono, in tal modo – prosegue il primo cittadino – la fiducia dei loro elettori ma offendono anche tutti i cittadini Giarratanesi. Rassicuro i Giarratanesi che, anche senza opposizione, il Consiglio Comunale continuerà ad operare regolarmente ed in piena legittimità. Pazienza, faremo ben volentieri a meno di una opposizione strumentale, demagogica ed inconcludente. Saranno tutti i Cittadini il nostro stimolo e i nostri controllori, a cui daremo conto del nostro operato”.
