Centina di persone hanno preso parte ieri alla fiaccolata silenziosa per ricordare Peppe Ottaviano, il 40enne ucciso il 12 maggio del 2024 nella sua abitazione di Via Manenti a Scicli. Dopo la solenne messa tenuta nella chiesa di San Bartolomeo, il corteo, guidato dalla madre e dalla famiglia di Peppe, si è mosso per le vie del centro fino ad arrivare davanti l’abitazione dove un anno fa è avvenuto il brutale omicidio. Quella di ieri è stata una fiaccolata in ricordo di Peppe senza la volontà di accusare nessuno, questo è quello che hanno voluto precisare i familiari del 40enne che alle 20 del 12 maggio di un anno fa venne trovato senza vita. Il corpo era riverso a terra a pochi passi dal letto: Peppe aveva due ferite alla testa, il setto nasale fratturato, diversi traumi alle costole e al cranio. Ad un anno di distanza questo omicidio rimane avvolto dal mistero, le indagini proseguono ma ad oggi non c’è stata la tanto attesa svolta: nessun indagato, nessuna novità. Il sentore comune, manifestato anche da chi ha partecipato alla fiaccolata, è di preoccupazione, il timore che in città possa girare libero l’assassino o gli assassini di Peppe Ottaviano. La fiducia della famiglia e delle istituzioni sull’operato degli inquirenti continua ad essere massima
