Presieduta dal Prefetto, Giuseppe Ranieri, si è tenuta ieri una riunione del Tavolo tecnico attivato in Prefettura per dare concretezza ed operatività all’Osservatorio costituito il 10 luglio 2023 in attuazione degli impegni assunti con il “Protocollo d’Intesa volto a prevenire la dispersione scolastica e la devianza giovanile”, sottoscritto il 4 maggio scorso, in ordine sia al monitoraggio dei dati sulla dispersione scolastica sia alla promozione di iniziative volte a contrastare efficacemente il fenomeno ed a prevenire ulteriori situazioni di devianza minorile.
Sin dalla sua istituzione, l’Osservatorio ha effettuato una costante e capillare attività di rilevazione mirata a individuare le aree della provincia con la maggiore incidenza del fenomeno “dispersione scolastica”, focalizzandosi in particolare sulle criticità più pregnanti che caratterizzano le aree sensibili della cd. fascia trasformata (presso la quale sono impiegati in aziende agricole circa 14.000 lavoratori stranieri) l’Osservatorio ha curato la predisposizione e l’invio di comunicazioni, redatte anche in lingua inglese, francese ed araba, a carattere informativo sulle conseguenze, anche penali, di eventuali inadempienze agli obblighi scolastici e sulle innovazioni introdotte, in materia, dalla legge 13 novembre 2023, n. 159 di conversione del cd. Decreto Caivano.
Consapevoli dell’importanza di lavorare secondo una logica di rete, mettendo a sistema i vari organismi, istituzionali e non, scaturenti anche da pregresse iniziative della Prefettura, è stato operato un raccordo funzionale innanzitutto con il cd. “Tavolo Minori” già operativo nell’area tematica “inclusione socio-abitativa” nell’ambito del “Protocollo Cura e Legalità e Uscita dal ghetto”, attivato in seno al Consiglio Territoriale per l’Immigrazione in contrasto ai fenomeni di Caporalato, e con gli altri stakeholders attivando un “Tavolo operativo”.
Per rafforzare l’azione di contrasto, si stanno, altresì, elaborando percorsi informativi e formativi e attività coordinate e sinergiche con gli istituti scolastici, per migliorare l’interazione tra la comunità educante e le famiglie, innalzarne il livello d’attenzione ed il coinvolgimento nella prevenzione dei fenomeni di dispersione e devianza giovanile.